Perché la donna si sente infelice? Cosa fare

Hai mai pensato perché la donna spesso si sente infelice anche se va tutto bene: non ha bisogno di lavorare, i figli sono a posto, il marito guadagna bene? Perché ha la sensazione che qualcosa non va, manca la felicità?! Comincia a dare la colpa al marito: poco affettuoso, presta poca attenzione, eccetera. Il rapporto di coppia diventa sempre più complicato.

Con le amiche si lamenta spesso che il marito non è così come lei avrebbe voluto che fosse: non si comporta come un galantuomo, non dice le parole che lei vorrebbe sentire, le dedica poco tempo. Le amiche comprendono, ma la sua vita non migliora. Spesso tale situazione si verifica con la maternità o quando non c’è bisogno di lavorare per motivi economici. Oppure lei, in generale, non ha alcuna attività che la coinvolga. Il marito è occupato con gli affari propri, torna a casa stanco e vuole rilassarsi sul divano, con un giornale o guardare la partita, e la donna ogni giorno si sente sempre più infelice.

Che cosa è successo? Eppure, il sogno si è avverato: la famiglia, i figli, i soldi… Ma lei si sente infelice.

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Se ricordiamo il secolo scorso, in qualsiasi ceto sociale, la donna non è mai stata una scansafatiche che non faceva niente. Per quanto riguarda la classe sociale dei contadini è chiaro, tutti i membri della famiglia erano impegnati in un duro per la sopravvivenza.

Ma, se prendiamo, ad esempio, i mercanti, oltre alle faccende domestiche, comunque, la donna doveva aiutare il marito con i calcoli e con le vendite. Anche se il lavoro fisico pesante oggi per noi lo fa la lavatrice e l’aspirapolvere, a quell’epoca, nonostante l’aiuto di una domestica, con 5 o più figli, molte donne si occupavano non solo dei bambini, ma aiutavano anche il marito negli affari.

[su_heading size=”18″]Se prendiamo l’aristocrazia, anche lì, la donna doveva impegnarsi abbastanza, se voleva avere il riconoscimento sociale. Se il marito faceva una ripida carriera, la moglie doveva saper comunicare con le persone, incuriosire, promuovere in ogni modo il marito con gli strumenti di cui era capace. E, anche, facendo tutto ciò nei limiti del podere, nella selva, in pratica, fu un lavoro di gestione. Prova a gestire un azienda agricola di grandi dimensioni! ;)[/su_heading]

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Perché la donna si sente infelice 1

 

Cosa sta succedendo ai nostri giorni?

Molte donne sono ingannate dalle storie che la felicità di una donna consista nel non lavorare, nel non fare nulla, e che tutto arriverà comunque. E con questo “tutto” si sottintendono solo i soldi del marito.

Mi sembra strano chiamare “tutto” solo il fatto che il marito debba mantenere la moglie e i figli. Per una donna normale, moderna, questo “tutto” non è sufficiente. Per molte donne, anche aristocratiche, già nei secoli passati, non era sufficiente. Non per niente, facevano intrighi, promuovevano la carriera del marito, investendo un sacco di fatica in tale attività.

Creare un blog, scrivere libri o articoli, anche questo è un lavoro che impegna molto.

Cosa succede a una donna che ha creduto che la sua “predestinazione” fosse quella di non fare nulla, di essere mantenuta, ricevere i soldi dal marito, e non investire nella famiglia niente, tranne i servizi di una governante? Per pulire e cucinare, si può assumere una domestica per 500-1000 euro. La moglie costa molto di più.

Che cosa succede? La donna capisce che stare solo con i bambini non è così intellettualmente interessante… Sì, i figli sono amati, ma leggere la stessa favola 150 volte di fila è un po’ noioso ?.

Inoltre, molte donne (circa il 20%) non hanno amore biologico per i figli. Si prendono cura di loro spinte da norme sociali e stereotipi, ma il sentimento d’amore non scatta, questa è un’indagine svolta da scienziati. Una donna su cinque non ama biologicamente i propri figli. E, anche se ama, questo non è sufficiente.

[su_heading size=”18″]Se la donna prima del matrimonio riesce a trovare un lavoro che le piace, ama e sa imparare, è capace di fare amicizia, non si chiuderà per 10-20 anni in una gabbia d’oro, anche se il marito guadagna bene.[/su_heading]

Tra le mie amiche, le mogli dei mariti benestanti, ci sono due categorie di donne. La prima, è quella che ho descritto all’inizio: sempre infelice, insoddisfatta del marito e di se stessa, lamentandosi continuamente. Inoltre, nemmeno dei figli vuole occuparsi, avendo la donna delle pulizie, la babysitter, asilo e scuola privati. Più tempo passa, più lei è infelice.

Alla fine, il marito comincia a tradire, nascono figli illegittimi, e si allontana dalla moglie. E, la moglie, in questi anni, non è diventata più giovane e più bella, e anche il carattere si è guastato. Trovarne un altro uomo, tale e quale l’ex-marito, è praticamente impossibile, e, quindi, la sua vita è distrutta…

La seconda categoria, nonostante il fatto che il marito guadagna bene e lei può permettersi di non lavorare, ha ancora VOGLIA DI FARE, perché ama il proprio lavoro, oppure, cerca di realizzarsi in qualcosa. Questa categoria di donne impara in continuazione, apprendono sempre nuove competenze, raggiungendo più alti livelli. Vivono la vita come se il marito non avesse tanti soldi.

Anzi, più il marito guadagna, più sono disposte a lavorare, ad investire nel proprio sviluppo: migliorano la loro vita. Molte di queste donne, prima o poi, raggiungono il livello di reddito del marito dalle proprie attività. Anche in caso di divorzio, a lei non accadrà nulla – a differenza di chi è rimasto a casa, e che non è in grado di fare niente – può guadagnare 10 mila euro al mese o anche di più. Queste donne sono molto più felici delle donne della prima categoria.

Perché la donna si sente infelice

Vediamo perché ciò accade.

[su_heading size=”18″]Se i soldi te li ha dati il padre o il marito, domani non ci sarà più né il padre né il marito, quindi non avrai più i soldi. Guadagnare da sola ? Non sei in grado. Invece, se conosci 5 o 10 professioni, sei richiesta come esperta, sei capace gestire gli affari, o sei brava a lanciare Start up di successo, non ti preoccupi se domani ci sarà il marito o non ci sarà, perché sei in grado di guadagnare soldi da sola.[/su_heading]

È un tuo appoggio, la tua interiore capacità di fare affari, carriera, di trovare lavoro che ti piace e ben pagato, di creare un’attività in proprio. Ogni questione è risolvibile per te.

Se impari a imparare, se leggi decine di libri professionali, frequenti seminari e corsi, sai che anche se la professione, in cui hai il successo oggi diventerà un domani sottopagata, è irrilevante, riuscirai a imparare la professione più attuale che ti piace, in poco tempo. Dopo già un anno sarai specializzata, inizierai a guadagnare bene. Dopo 2 anni diventerai un’esperta, poiché conosci le tecniche dell’autopresentazione. Su questo puoi appoggiarti.

Prendiamo l’amicizia. Se hai tanti amici e ottimi rapporti, non per lamentarti e piangere, ma quelli con cui avere progetti comuni, allora, sai di sicuro che questa è quella parte della tua vita, che sempre ti appoggerà in qualsiasi situazione. Qualunque cosa accada, ci sono persone con buoni ricordi dei progetti comuni, con il supporto di uno e dell’altro.

Se pratichi sport, il tuo organismo è forte, ti senti in modo diverso. Se fai attività fisica e curi la salute, in caso di qualsiasi squilibrio, basta fare un po’ di jogging o nuoto e la depressione non ti turberà.

Oppure prendiamo l’aspetto. Se sai vestirti con stile, piacere alla gente, anche se finisce la storia con un uomo, non ti preoccupi, perché sai che conoscerai altri uomini. Ma, bisogna imparare a piacere alla gente e ad essere attraente.

Ogni persona nella vita dovrebbe avere almeno 5 di tali appoggi, ben stabili. Meglio, se sono 8-12, in tal caso la famiglia e il marito non occupano più il 100% del tempo e tutto lo spazio nella vita. Nessun marito sopporterà una moglie che non fa nulla e lo tormenta lamentandosi di avere poca attenzione, poco tempo, eccetera. Le donne più felici, sono sempre impegnate con entusiasmo nel proprio lavoro.

Se sento la donna raccontare che per amore del marito e della famiglia ha sacrificato tutta la sua carriera, spesso, scopro che la carriera, in realtà, non c’è mai stata. Guadagnava 700 euro per un lavoro non particolarmente utile, nessuno l’ha apprezzava. È “scappata” da quel posto volentieri. Lavorare non le piaceva, e non sapeva farlo, perché non era il “suo” lavoro. Non era la sua occupazione preferita, nessuna rapida carriera. È un ingannare se stessa e gli altri dire di essersi “sacrificata”.

Le donne che hanno lasciato il lavoro amato, leggono sempre, anche nella maternità, continuano a imparare, lavorano part-time, e, successivamente, ritornano a posizioni di dirigenti.

Ho un amica che ha 4 figli, che ha preso un posto di vice direttore per lo sviluppo del business di una grande Società di IT, perché al colloquio aveva detto che: “con 4 figli si verificano tali circostanze di “forza maggiore”, che in nessun tipo di attività puoi imparare a reagire e risolvere così prontamente”.

Spesso dopo la maternità le donne si spaventano: non ho le forze, mi bastano appena per la casa e i figli, devo ancora studiare e lavorare? E’ qui l’errore.

[su_heading size=”18″]Avrai forze quanto è necessario. La strada sorge sotto i piedi di chi cammina. Se devi studiare e lavorare, andare a trovare un’amica, condividere un progetto, ma, anche, correre, nuotare, o qualche altra cosa – se la tua giornata è piena di cose che portano emozioni – avrai 10 volte più energia.[/su_heading]

Lo so per esperienza. Non appena decidi di fare qualcosa, sei piena d’energia. Se stai sdraiata sul divano e non hai voglia di fare niente, la forza non arriverà. Così è fatto il nostro organismo. Se una donna inizia a piangersi addosso, non fa nulla, la vita futura andrà peggio.

Come smettere di sentirsi insoddisfatta e ritornare a essere felice?

Devi realizzare il seguente schema.

Quando fai qualsiasi cosa volentieri, sei piena di forza e ti senti felice. Se, stai a casa con gli occhi sbarrati tutto il giorno, nessuno shopping ti salverà, le lamentele con amiche non ti faranno felice, e tormentando tuo marito perché ti dedichi più tempo e più attenzione, distruggerai solo il vostro matrimonio. L’energia arriva solo in caso di un occupazione entusiasmante.

[su_heading size=”18″]Il tuo compito è imparare a trarre piacere da un’attività.[/su_heading]

Trovare un’occupazione piacevole, un lavoro adatto, avviare un business, creare qualcosa. Tutto quello che vuoi, basta che sia un’attività costruttiva, grazie alla quale il mondo diventa migliore, le persone sorridono, si sentono felici.

Impara a imparare volentieri, con piacere, con entusiasmo, con interesse. Leggi libri interessanti, guarda seminari, frequenta corsi di formazione, ma in modo che i tuoi studi siano applicabili nella tua attività.

Impara a monetizzare ciò che stai facendo. Non spendere soldi semplicemente per gli hobby, ma impara a ottenere denaro dalle tue attività, in modo che il tuo reddito cresca, e, tu, sai, che se succede qualcosa, sarai tu stessa in grado di garantire il tuo futuro. Non ha importanza, se lo fai in proprio o crei carriera. Ma saprai che in questi anni hai meravigliosamente studiato, lavorato, e acquisito nuove conoscenze; va tutto bene sia nel lavoro che con le tue capacità di monetizzare le conoscenze.

Allo stesso modo, con gli amici.

Smetti di lamentarti e liberati da chi si. Fai amicizia con le persone con cui condividi un’attività, collabori su dei progetti comuni, iniziative sociali, che portano soddisfazioni. Entra in contatto con persone congeniali, impegnate nella tua stessa attività, da cui traggono piacere. Oppure, come alternativa, con persone che vogliono imparare ciò che stai imparando tu.

Un particolare importante è la capacità di piacere alle persone e saper influire e gestire, senza essere manipolati da altri, rimanendo fiduciosi in se stessi, nelle proprie capacità. Anche questo è necessario e importante da imparare. Quando avrai almeno 5 appoggi, invece di uno, la famiglia sarà solo il 20% della tua vita, e l’80% sarà occupato da ciò che ti piace fare: la capacità di guadagnare soldi; la capacità di imparare; gli amici, con i quali hai un’attività di collaborazione; il riconoscimento sociale, allora, sarai molto più felice. Invece di tentare di “spremere” dal povero marito il 100%, che, certamente, lui non è in grado di dare.

Consiglio vivamente di riflettere su come potresti creare i tuoi appoggi interiori per le tue abilità, conoscenze e competenze, e come imparare ad agire nel mondo, ottenendo risultati misurabili, visibili ad altre persone. Allora, sì, riuscirai a vivere una vita più completa, felice e di successo.

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