“Perché mi ami così tanto?” Domande da non fare mai

[su_heading size=”18″]La funzione “magica” di una domanda è che il cervello cerca sempre una risposta, SEMPRE.[/su_heading]

Adesso voglio darti un consiglio, non aspettare mai da un uomo una risposta alle domande che leggerai di seguito!

Passi davanti al tuo uomo, ammicchi e dici: “Perché mi ami così tanto?”, e sfuggi, non aspettare la risposta.

Ecco, qui voglio soffermarmi su un atteggiamento sbagliato da parte delle donne.

Molte donne chiedono all’uomo, riferendosi alla sua ex compagna: “Dimmi, la amavi?” È un errore. È una “bomba nucleare” per la vostra relazione.

Non chiedere mai delle sue ex, mai!

Beh, se sei masochista puoi chiederlo: “E qual è stata la cosa più terribile e difficile nel vostro rapporto?”.

Se vuoi proprio scoprire qualche errore da non ripetere della sua ex compagna, allora chiedi in questo modo:

“E cosa ha fatto per perdere un uomo così elegante e raffinato?”

Puoi anche non guardarlo, chiedi e continui a fare le tue cose, non aspettare la risposta guardandogli negli occhi. I prossimi 10 minuti cercherà gli errori che ha fatto a sua ex compagna. 😉

Ma spesso le donne commettono questo errore:

“E l’hai amata tanto?”

È terribile, perché in questo momento lui inizia a “cercare con una torcia” dentro di lui, lì dove si trovano i suoi sentimenti nei confronti della ex donna.

Eccone un altro: “E che cosa c’era di bello nel vostro rapporto? C’era qualcosa di bello?“.

E, qui, sorge spontaneo la domanda: sei una coach che vuole ricostruire il suo rapporto con la ex, o una donna che vuole costruire una relazione con lui?!

Non commettere questi errori, non parlare proprio delle sue ex, oppure, meno possibile e con una sfumatura negativa:

“Capisco… Era un periodo difficile della tua vita quando hai conosciuto quella donna…”

Il comportamento corretto è questo:

“Perché mi ami così tanto?” (La parola valorizzante deve essere nella domanda stessa.)

“Perché mi guardi con tanto amore ogni volta che passo?”

“Perché hai così tanto amore nei occhi?” (È, ogni volta sfuggi, non aspettare la risposta.)

“Perché mi ami così tanto?” (Questa, tra l’altro, è una suggestione indiretta.)

Vanno bene anche le frasi come:

“Mi piace che mi guardi con questo sguardo così innamorato”.

“Mi piace tanto quando mi osservi amorevolmente!”

“Sono così felice che mi ami”.

“Mi fa molto piacere che mi guardi con tanta stima e fiducia”.

[su_heading size=”18″]Ma, comunque, meglio sotto forma di una domanda. Perché la domanda nel suo cervello genera una risposta. “Perché mi ami così tanto?” (Questo quando si tratta di amore.)[/su_heading]

Si possono fare queste domande in pubblico?

Certo. È la forma più pura di atteggiamento suggestivo.

Ricordi la sensazione di disagio interiore quando senti la domanda ma non senti la risposta?!

Il cervello inizia ad aspettare una risposta, questo vale sia per gli uomini sia per le donne.

Questo atteggiamento suggestivo funziona anche con i bambini.

“Tesoro, perché ti piace così tanto studiare la matematica?”, chiediamo al figlio. È una suggestione indiretta. È da evitare le repliche tipo: “beh, in realtà non gli piace studiare la matematica!”

Lo stesso riguarda anche i regali >>

“Perché ti piace farmi regali?” Ecco, in questo modo.

È sbagliato chiedere nel business:

“Se hai qualche osservazione o un reclamo scrivi all’indirizzo…”

È sbagliato farlo!

Perché una persona è fatta così: se la chiedi un giudizio negativo, troverà senza dubbio.

Vuoi che i tuoi clienti avranno ricordi positivi?

Fai una domanda del tipo: “Cosa vi è piaciuto di più nel nostro ristorante?” “Quale tavolo trovate più confortevole?” eccetera.

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