Perché non sono ricco?

Se già da un bel po’ di tempo lavori con proiezione di “diapositive” di Reality Transurfing, in cui sei ricco, ti sei trasferito nella tua nuova casa, hai acquistato una auto costosa… ma, non vedi i risultati del tuo lavoro, domanda te stesso:

“Perché non sono ricco?”

Rispondendo alla domanda “Perché”, devi rispondere specificamente “Per quale motivo?” indicando i motivi oggettivi, come ad esempio: perché non ho molto tempo libero, perché lavoro come un dipendente, perché non ho più vent’anni, perché non ho un capitale per mettermi in proprio, perché prima è necessario a pagare i debiti e così via.

Rispondi onestamente alle domande seguenti:

●    Perché non sono ricco?

●    Perché non vivo sulla costa (in montagna) in una villa di tre piani?

●    Perché non guido una Porsche?

Cosa rispondi?

“Non è questo il mio obiettivo”.

Bene, allora, sostituisci le domande con i tuoi obiettivi e rispondi onestamente:

[su_heading size=”18″]PERCHÉ finora non hai ottenuto ciò che sistematicamente giri nella tua mente come proiezione della tua “diapositiva mirata”?[/su_heading]

A nessuno piace rispondere a questa domanda, soprattutto posta a se stessi.

Perché a quel punto bisogna onestamente riconoscere a se stessi dei nascosti vantaggi della posizione attuale. E, in più, affrontare le proprie paure inconsce.

“Ho pochi soldi perché non voglio assumere tanta responsabilità. Altrimenti non potrò lamentarmi, e dovrò aiutare gli altri. Non avrò nulla di cui spettegolare nella area fumatori al lavoro”.

“Io non vivo in una casa di tre piani in campagna perché non trovo comodo a vivere in una casa così grande. Fra 15 anni vado in pensione, che faccio, accumulo i soldi per pagare le bollette della luce? E chi la pulisce la casa così grande?! C’è anche un giardino da curare…”

“Non ho una Porsche perché non voglio che mi invidiano gli amici. E, comunque, è una macchina molto costosa nella manutenzione”.

Se eviti di rispondere alla tua stessa domanda “Perché, per quale motivo?”, rischi di vivere nell’illusione e rimanere con la convinzione che Transurfing “non funziona”.

Quindi, per favore, torna alle domande che sono poste di sopra, sostituisci con i tuoi obiettivi e rispondi ONESTAMENTE a queste domande.

Fatto?

Nel Transurfing, la CONSAPEVOLEZZA è la metà del successo. Ora, che conosci le tue paure e riconosci i vantaggi indiretti o nascosti, non vivi più nell’illusione. Essendo consapevole, tu, vedi quando le illusioni ti “agganciano” e cercano di trascinarti, ma tu non molli più.

Adesso, nel tuo “nuovo” stato di consapevolezza puoi volgere tutta la tua energia e attenzione verso realizzazione degli tuoi obiettivi!

Eccellente Donna

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