Cosa significa essere DONNA?

Ecco, sentiamo parlare sempre di femminilità, di vocazione della donna….

Ma, di cosa si tratta?!

Le leggi della vita funzionano sempre, sono universali. E, dato che, a noi donne, non ci consegnano “le istruzioni” su cosa fare con la nostra vita e con il nostro corpo, allora, forse sarà meglio rivolgersi all’antica saggezza? 😉

Nella cultura vedica le donne sono sempre state venerate

Si credeva che la bambina nascesse già perfetta, e la sua missione principale fosse mantenere la sua ingenuità.

Per di più, si credeva che le femminucce fossero molto più vicine a Dio per la loro natura rispetto ai maschietti, perché erano “create” per la dedizione. E, quindi, sin dalla nascita cercavano di essere utili, di aiutare altruisticamente.

[su_heading size=”18″]La vera vocazione della donna è la dedizione.[/su_heading]

In tutte le culture tradizionali è stato sempre così, e in alcune lo è ancora.

Ecco alcuni fatti riguardanti la natura femminile descritti nei Veda:

●    I sentimenti femminili sono 6 volte più forti rispetto a quelli maschili

●    La mente della donna è 9 volte più forte di quella dell’uomo

●    La donna vuole sempre aiutare qualcuno

●    La donna ha un enorme potere, è il potere della castità, capace di resistere a vari tipi di malocchio

●    La donna dà la vita a un’altra vita

(Questo lo sappiamo tutti, vero?)

Questo non significa che le donne siano meglio degli uomini.

Questo significa che abbiamo le doti indispensabili per svolgere il nostro ruolo.

All’uomo non serve tale potere sentimentale, perché nella caccia potrebbe compiere un errore fatale per “colpa” delle emozioni.

Neanche di una profondità d’animo ha bisogno, altrimenti, avrà sempre dei dubbi.

Invece per la donna, per i suoi “doveri” naturali, queste qualità sono molto importanti.

Le emozioni la aiutano a educare i figli e a curare se stessa e la casa.

La mente profonda la aiuta a trovare l’approccio giusto al cuore dell’uomo e così via.

CONOSCERE UOMO GIUSTO

Oggi non è tutto così favorevole per le donne.

(Come, del resto, per gli uomini.)

Le madri temono più di qualsiasi altra cosa che le loro figlie diventino soltanto mogli e madri.

Ovunque sentiamo una frase condiscendente: “Bèh, cosa ci puoi fare, è una donna”.

Molti datori di lavoro preferiscono assumere solo uomini…

Questo suscita in noi una tempesta di proteste, e voglia di lottare per i nostri diritti.

Solo che, a volte, noi non capiamo neanche quali diritti esattamente vogliamo avere.

Non ci rende felice il lavoro per 10 ore al giorno, e, nemmeno il diritto di votare ci rende felici.

Vogliamo avere il diritto di non avere figli, di non sposarci, di non fare i lavori domestici?

Combattiamo per tutti questi diritti per dimostrare qualcosa agli uomini.

Ma, per qualche motivo, queste “battaglie” non rendono felici le donne.

E, nemmeno gli uomini.

Perché adesso, per essere il capofamiglia, l’uomo deve combattere non solo con il mondo esterno, ma anche con la propria moglie. 😉

È molto difficile, e in questa lotta non c’è mai un vincitore.

In ogni caso perdono entrambi.

Cosa può veramente rendere felice una donna?

La donna nasce già perfetta.

Ricorda le bambine, con quale altruismo fanno mangiare le bamboline e insegnano loro l’alfabeto?!

Giocano a fare le mamme, le insegnanti, i medici: tutta loro essenza infantile è permeata dall’idea di dedizione.

Sono molto affettuose, e donano tantissimo amore.

Hanno una fervida immaginazione, convergono facilmente con chiunque.

Con tutto ciò sono spontanee e ingenue.

E sono felici.

Tutto questo avviene fino a una certa età, fino a quando le mamme iniziano ad educarle e prepararle al fatto che il mondo è fatto di dolore ed è un luogo in cui bisogna imparare a sopravvivere.

[su_heading size=”18″]Nell’antichità tutti capivano che la bambina nasceva perfetta. Nessuno cercava di rifarla. Semplicemente, le insegnavano ad accettare la propria natura femminile.[/su_heading]

Le femminucce erano molto lodate e coccolate. Eppure, riuscivano a sviluppare il loro talento naturale. Le vestivano da principesse e facevano loro un sacco di complimenti.

E, in questo modo le bambine imparavano a preservare la propria dignità.

Ora tutto avviene in modo diverso.

Le donne non capiscono la propria originaria completezza, e per questo cercano sempre di progredire nella direzione maschile.

Fissano obiettivi, creano progetti, avviano attività e agiscono allenando la perseveranza, la forza di volontà, la determinazione – qualità essenzialmente maschili.

Inizia tutto nell’infanzia.

Quando invece di lodare e coccolare la figlia, la mamma la costringe a studiare la matematica.

Quando il suo aiuto nelle faccende domestiche viene rimproverato rigorosamente: “Il pavimento è lavato male, la tazza è tutta grassa, e hai rotto anche un piatto”.

Così tu, già dall’infanzia assorbi l’idea che sei imperfetta. 🙁

Che sarebbe stato meglio se tu fossi nata uomo. Che sarebbe stato meglio se non fossi mai nata. Crei solo problemi.

Devi imparare molte cose. E la cosa più importante è che tu ti devi rifare a tutti i costi.

E in questo stato di consapevolezza entriamo nel mondo adulto.

Che devi essere intelligente e leggere un sacco di libri intelligenti.

O, meglio ancora, ottenere il dottorato in meccanica quantistica.

Che devi essere forte e decisa. Realizzarti nel mondo degli affari.

Che devi essere dura e a volte crudele.

Devi manipolare gli uomini perché provocano solo dolore…

E la nostra essenza naturale sparisce.

Oggi abbiamo una generazione di donne che non amano cucinare.

Donne che non ballano, non cantano, non amano i bambini.

Però, sanno costruire un business e guadagnare soldi.

Sono davvero felici con tutto ciò?!

Questo riguarda anche la mia storia…

Il percorso di ritorno alla femminilità è molto lungo e difficile. Ma solo questo percorso mi fa sentire veramente felice.

Due svolte nella vita di donna

Molto spesso siamo molto decise, ci sforziamo di arrampicarci sulle scale, ma una volta salite in cima, realizziamo che la scala è appoggiata al “muro sbagliato”. 🙁

Se cresciamo, lavorando su noi stesse, prima o poi otteniamo il risultato.

Ma se la nostra scala è appoggiata al “muro sbagliato”, questo risultato porterà solo dolore e frustrazione.

Per le bambine che vengono educate come maschietti ci sono due vie principali.

Alcune diventano “uomini”. Sviluppano caratteristiche degli uomini, raggiungono obiettivi e prima o poi arriva all’idea di emancipazione. Che gli uomini siano inutili, che facciano tutto peggio delle donne e che “non servano a niente”.

E la seconda svolta, è quando la donna si arrende.

Non vuole vivere come un uomo, ma non riesce neanche a vivere come una donna.

E allora diventa una vittima.

Vittima di un marito incapace, vittima di violenze domestiche, vittima dei genitori, vittima delle amiche.

Lei non ha un minimo di autostima.

La sua autostima è stata “schiacciata” nell’infanzia.

Entrambe le svolte sono la conseguenza della stessa ragione: l’incomprensione della sua vera identità e della sua natura.

[su_heading size=”18″]Le donne non sono meglio o peggio degli uomini. Sono semplicemente diverse dagli uomini, hanno caratteristiche e compiti diversi.[/su_heading]

Immagina di stare in una barca:

se navighi seguendo la corrente del fiume, ti sposti velocemente. E se decidi di cambiare il percorso?

Hai più opzioni:

1.    andare controcorrente, e così ti sposti lentamente;

2.    puoi andare a piedi e portare la barca sulle spalle, è molto faticoso e scomodo;

3.    puoi lasciare la barca e andare dove ti pare.

Così anche la donna che vive la “vita da uomo” si sentirà sempre infelice.

Perché tutto ciò che ha dentro potrebbe armoniosamente essere utilizzato altrove.

E se la barca possiamo lasciarla, la nostra natura no.

Si, possiamo fare un intervento chirurgico e cambiare sesso, ma questo non ci renderà uomini.

Ma c’è un’altra opzione:

realizzare la propria natura e iniziare a seguirla…

Essere una DONNA

Non appena ricordiamo la nostra missione femminile, la nostra natura, il mondo subito cambia.

Se abbiamo la dignità e l’autostima, la gente ci tratta in modo diverso. Tanto, sì, che scegliamo con chi relazionarci e chi sposare. Siamo capaci di mettere confini ai nostri cari in modo che non si approfittino di noi. E solo allora possiamo regalare qualcosa a questo mondo.

Cosa possiamo regalare?

La cosa più preziosa, noi stesse.

Una donna che ha dignità, è capace di essere felice. E questa sua felicità attira le persone come una calamita.

Nella sua vita arrivano uomini meravigliosi, appaiono le amiche e gli amici perché lei ha da condividere.

Accanto a questo tipo di mamme fioriscono i figli perché vedono che la vita adulta è piena di felicità e di amore.

Una donna così, qualsiasi uomo vorrebbe farla ancora più felice. Perché lei sa già di essere felice.

E anche se l’uomo non riesce a renderla ancora più felice, lei, in ogni caso rimarrà felice!

È una lotteria vincente che nessuno rinuncerebbe a giocare.

[su_heading size=”18″]Una donna così è in grado di rendere felice le persone che ha accanto. Quando sei pieno di felicità, è facile condividerla, ne hai da condividere. ☺️[/su_heading]

Devi solo prendere la tua pesante barca, toglierla dalle spalle e poggiarla sul fiume, e la corrente del fiume ti porterà verso Amore e Felicità.

Tutto incomincia quando ti rendi conto di essere nata già perfetta. E, ciò che devi fare è ricordare la tua missione: essere una Donna!

Esattamente ciò che facciamo nel Training

La Porta Segreta Della Persuasione E Seduzione Femminile

Impariamo a capire e ad accettare noi stesse.

Il primo passo possa essere quello di indossare le gonne e gli abiti da donna. 😉

Eccellente Donna

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