Le parole femminili hanno una forza magica!

Lo sai che la forza femminile è racchiusa nelle parole? Che la forza della parola può aiutarti nel tuo rapporto di coppia? Che la tua forza femminile è sempre con te e hai solo bisogno di imparare ad usarla saggiamente?!

[su_heading size=”18″]La forza della parola femminile non è una manipolazione, è un dono di natura, è la magia che ogni donna può imparare a usare facendo un piccolo “allenamento”.[/su_heading]

La forza della parola femminile: come usarla nel rapporto di coppia

Molte donne vogliono conoscere varie tecniche per attrarre gli uomini. Alcune imparano a gestire i muscoli intimi; altre, cercano di aumentare la sessualità femminile; e, qualcuna si affida ai “consigli della nonna”. Esistono tantissimi altri modi diversi. Io sostengo tutto ciò che funziona.

La mia nonna, addirittura, credeva che tutte le parole avessero una forza magica. E, articolava le parole molto attentamente. Dunque, vediamo qualche esempio dell’uso delle parole e valutiamo L’AZIONE CHE TRASMETTONO.

Esempi classici dell’uso sbagliato delle parole:

“Amore, sono troppo grassa?”

In questo mondo tutto è relativo e, per quanto snella potresti essere, si può sempre trovare una donna, rispetto alla quale, tu sei cicciottella. Perché vuoi che il tuo Lui trovi questi paragoni?

“E se io dovessi ingrassare e invecchiare, mi ameresti comunque?”

“Ohhh!! Lei sta ingrassando e invecchiando”, pensa l’uomo, — “Ah, è il momento di scappare!”.

“Perché non mi ami più?”

PERCHÉ lo chiedi? Veramente vuoi che lui scavi nella propria testa e trovi i motivi, per i quali potrebbe non amarti? Inizierà a scavare e ne troverà sicuramente, non dubitare.

E, adesso, cerca di ricordare tutto ciò che dici, pensando che ogni parola che pronunci possa essere magica. Beh, e, come una persona ragionevole (almeno a volte), smetti di parlare troppo.

E, adesso, ATTENZIONE, la parte indispensabile, applicabile e utile.

Le parole “magiche”

(Sono usate dalle donne intelligenti da secoli.)

“E, tu, perché mi ami così tanto?”

E, anche se ti dirà, qualcosa tipo: “…ma, non ti amo”, non ha importanza. Importante che l’hai invitato a riflettere, hai indirizzato il suo pensiero lì, dove serve a te. Se ti serve…

“Cosa ti è piaciuto in me quando ci siamo conosciuti?”

“Cosa ti piace di più in me?”

“Con quale abito/costume da bagno/reggiseno/camicia/qualsiasi-altra-cosa io sono particolarmente sexy? In rosso o in blu?”

La risposta standard degli uomini è “Mi piaci senza niente”. Non importa: il processo di riflessione sul fatto che tu sia sexy è già avviato.

“E, quando sei al lavoro, di solito, pensi a me prima di pranzo o dopo?” E non importa nemmeno che non ti abbia mai pensato né prima né dopo. Da adesso inizierà a pensare.

“Pensi spesso quanto mi ami / quanto mi desideri?”

“E quando ti manco, cosa provi?”

Se inizierà a mentire, lasciaglielo fare. Se dirà: “non ti penso, non ti desidero”, beh, e va bene, hai già detto tutto (anche se, forse, in questo caso, vale la pena di riflettere).

“Perché me lo chiedi?” “Niente. Così. Sto chiacchierando, semplicemente, perché sono felice di vederti”.

Quando si scopre che ha un’altra donna, o lui stesso parlerà di lei, va beh, cerca di ragionare…

Dunque, ciò che NON devi dire assolutamente:

“Cos’è che ti piace in lei? Cosa hai trovato di così speciale in lei?”

Troverà subito ciò che gli piace in lei, e, capirà anche che cosa ha di così speciale.

“Perché lei ti piace? Cosa NON HO che HA LEI?”

Inizierà a pensare, riflettere. “Beh, visto che me lo chiedi…”

Non ti serve tutto questo, devi riflettere su cosa dici e PERCHÉ lo dici.

Ok, ha iniziato a parlare di lei…

Un minutino ascolti, poi, delicatamente e correttamente interrompi, e dici con premurosità sul viso:

“Oh, tu, quando parli di lei, diventi così triste, ti vedo così stanco. Parliamo di qualcosa piacevole… Che bella camicia che hai, non me la ricordo… Che ha fatto oggi al lavoro?…”

E non dire cose brutte su di lei. Subito inizierà a difenderla, ad inventare qualcosa per giustificarla. La tristezza e la stanchezza, invece, sono le brutte sensazioni che prova lui.

“Parliamo di qualcosa di piacevole” (prima era spiacevole, legato a lei). E non dire apertamente che “spiacevole” è lei. Ci “arriverà” da solo.

“Oh, quando pensi a lei, ti appaiono delle piccole rughe, qui, sulla fronte. Sei molto stanco, di tutto, vero?” E, cambia subito il discorso: “Vuoi i tortellini in brodo o con la panna?”

E lascialo pensare che è molto stanco ultimamente. Le persone, normalmente, si stancano, è fisiologico. E, se lui è stanco più del normale, allora è a causa di lei. Il resto lui lo “capirà” da solo, dopo le tue parole. Basta che non gli dici che lei è brutta è cattiva.

Ecco, così, in questo modo disinvolto e abbastanza semplice si forma la sua opinione su di te, su di lei e su ciò che lui prova in situazioni diverse.

“Quando mi guardi, ti vedo così felice. Sei contento, vero? Anche io, sono così contenta!” E, anche se lui non è affatto contento, hai già detto tutto. E avrà la faccia felice quando vedrà te.

[su_heading size=”18″]E’ necessario formare i suoi pensieri su di te nella direzione giusta.[/su_heading]

Le parole hanno una forza magica!

E, ora, la conosci anche tu. ?

Buona Magia a tutte! ?

Eccellente Donna

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