Il tuo carrello è attualmente vuoto!
Perché si divorzia? 3 tipi di rapporto matrimoniale
Nel mondo di oggi funzionano con successo tre tipi di unione, ossia il rapporto matrimoniale può essere:
- – patriarcale
- – consumistico
- – dei Partner
Ogni tipo di rapporto matrimoniale ha le proprie caratteristiche positive e negative, e in misura maggiore o minore, si adatta al moderno modo di vivere.
Matrimonio patriarcale
Il matrimonio patriarcale è un tipo di rapporto matrimoniale, in cui l’uomo lavora, la donna no. Il “lavoro” della donna è la casa e i figli: mantenere tutto in ordine ed educare i figli. In questo tipo di famiglie, di solito ci sono più di un bambino, spesso più di due. Tuttavia, tale tipo di “sistema patriarcale”, nonostante sia costante, è destinato al fallimento in condizioni di quotidianità. La disoccupazione, i licenziamenti, la forte concorrenza “costringono” la donna ad andare a lavorare alla pari con l’uomo. In quel momento il sistema patriarcale crolla.
La donna che lavora quaranta ore a settimana è legittimamente indignata, perché deve ancora da sola pensare a tutte le faccende di casa e occuparsi dei bambini, con il minimo coinvolgimento del marito. L’uomo, che è abituato a essere “responsabile” SOLO per guadagnare i soldi, è perplesso: perché deve essere costretto a lavare il pavimento, i piatti o a fare da baby sitter ai propri figli?!
E va bene, se l’uomo guadagna due o tre volte più della donna. E se no? Se entrambi portano a casa mille euro, ma l’uomo lavora 3 ore al giorno dall’altra parte della città, e la donna 8 ore, ma vicino a casa? Come decidere chi deve occuparsi della maggior parte delle faccende domestiche? Come assegnare le responsabilità in modo che nessuno dei due si senta sacrificato?
Il matrimonio patriarcale può funzionare solo nella sua forma pura. In ogni disallineamento verso la donna che lavora cessa di essere patriarcale: la donna o si incarica il triplo di quello che può fare, o sbatte la porta e chiede il divorzio.
Matrimonio consumistico
Particolare, ma perfettamente funzionante, è il rapporto matrimoniale dove uno approfitta dell’altro. In questo tipo di rapporto una della coppie guadagna somme molto grosse di denaro, offrendole all’altro in cambio di ovvie prestazioni. Spesso, “l’oggetto del baratto” diventano bellezza e cura, eleganza e ottime capacità di comunicazione dell’altro partner.
Il partner che guadagna (di solito è l’uomo, ma può essere anche la donna) garantisce alla propria “metà” la sicurezza economica, e in cambio ottiene il rispetto. Sono ottimi compagni, ognuno vive la propria vita e non si preoccupa per i problemi dell’altro. Finché entrambi soddisfano le condizioni del “contratto”, questo tandem può vivere e prosperare.
Il matrimonio consumistico non prevede i figli, poiché nel momento in cui la donna dà alla luce un bambino, automaticamente viola le condizioni del contratto.
Matrimonio dei Partner
Un “modello moderno” di rapporto tra uomo e donna è il matrimonio di Partner. È caratterizzato da una completa uguaglianza di entrambi. Sì, fisiologia diversa, ognuno ha i propri particolari, ma la coppia non si differenzia per il sesso. La donna non è obbligata a lavare i piatti solo perché è donna. L’uomo non deve aprire la porta per far passare prima la donna o regalarle dei fiori solo perché è uomo.
Il matrimonio dei Partner è un tipo di rapporto, in cui entrambe le persone devono essere pronte al fatto che uno di loro potrebbe perdere il lavoro o ammalarsi, e l’altro dovrà prendersi cura della famiglia per quanto occorra, finché la situazione non migliori.
In questo tipo di rapporto matrimoniale i figli occupano il posto di parità. Uno della coppia può smettere di lavorare per un paio di anni e dedicarsi ai figli. In un matrimonio dei Partner il congedo di maternità può essere preso dall’uomo, se la donna è disposta a guadagnare i soldi per la famiglia.
E qual è la realtà?
Nella vita reale, poi, non tutto è così semplice. Iniziando una relazione, un uomo e una donna costruiscono ognuno il proprio tipo di rapporto, spesso senza avere la minima idea di ciò che esattamente costruiscono.
Il caso più comune, è quando l’uomo costruisce il rapporto consumistico e la donna quello patriarcale.
[su_heading size=”18″]Nella mente dell’uomo spesso si crea un’immagine di una compagna con il fisico perfetto, che cucina i suoi piatti preferiti, sempre preparata e non che gli dà fastidio. E lui pagherà tutto solo aprendo il portafoglio. Invece la donna in questa unione spesso ritiene che apparire sempre “curata e preparata” in un matrimonio non è necessario, basta preparare il pranzo, fare regolarmente la manicure e rinnovare biancheria intima in pizzo.[/su_heading]
Se la donna in questo tipo di unione deciderà di andare a lavorare, sarà profondamente convinta che con questo apporta un notevole contributo alla vita familiare, e le faccende di casa possono essere trascurate. Il conflitto è inevitabile.
Un altro scenario è quando si mischiano tutti i tre tipi di unione. Per esempio, l’uomo si aspetta che la donna:
- garantisca il comfort di casa (come nel matrimonio patriarcale)
- si prenda cura di se stessa (come nel matrimonio consumistico)
- mantenga la famiglia in caso di perdita del lavoro (come nel matrimonio dei Partner)
La donna nella medesima situazione spesso ritiene di aver diritto di:
- essere considerata più “debole e fragile” (come nel matrimonio patriarcale)
- essere rispettata nelle proprie necessità di fare ciò che vuole (come nel matrimonio consumistico)
- essere mantenuta economicamente, se non vuole lavorare (come nel matrimonio affiliato)
Soluzione
La soluzione è logica: le persone che vogliono andare a vivere insieme, DEVONO parlare di più, raccontare i propri bisogni e le proprie aspettative, svelare desideri e calcoli. Prima che la coppia diventi una famiglia e prima che arrivi un bambino, è ancora possibile trovare un accordo o lasciarsi senza farne una tragedia. Quando le esigenze e le aspettative vengono a galla dopo anni di insoddisfazione reciproca, portano a sanguinosi divorzi.
[maxbutton id=”1″]
Eccellente Donna vi augura il meglio!
Tatiana Rozhko
Tag:
Lascia un commento