Potentissima tecnica “Lettera terapeutica”

Nella vita di ogni persona capitano delle situazioni nelle quali un’onda di emozioni negative travolge completamente, e dentro infuria una tempesta.

Cosa fare?

Indubbiamente bisogna sfogare quest’uragano all’esterno, altrimenti inizierà a distruggerci dall’interno.

Ma come sfogare la negatività senza avere conseguenze negative per sé e per gli altri?

In un primo momento, spesso, ci sentiamo persino orgogliosi di noi stessi (sì, devono vedere che so difendermi!!!), ma poi scopriamo che è stato detto non solo un po’ troppo, ma, addirittura, qualcosa di inammissibile, così scortese da ferire molto.

Se ci comportiamo in questo modo, il conflitto, invece di risolversi, tende a crescere, risucchiando come in un pantano…

E, di conseguenza, comporta un peggioramento del rapporto e un allontanamento emotivo l’uno dall’altro.

C’è chi suggerisce di sfogare le emozioni negative attraverso il corpo, spesso con l’utilizzo di alcuni strumenti a portata di mano (battere un cuscino; pulire, strofinando fortemente il lavandino; battere il pugno contro un muro, urlare; rompere un piatto, eccetera). Questi modi aiutano veramente scaricare la tensione eccessiva, MA..!

In primo luogo, questi modi non sempre sono “accessibili”. Ecco, ad esempio, sei al lavoro e hai discusso con il capo…

Oppure, hai litigato con il marito/la moglie, ma non puoi manifestarlo fisicamente per non spaventare il figlio.

A proposito, se noti, che in un momento di “ebollizione” il tuo corpo comincia a tremare, contorcersi, non riesce a stare fermo, i movimenti e i gesti diventano attivi e ampi, ecco, questo è un segno chiaro che l’energia è in ricerca di un’uscita.

E, il corpo è il nostro miglior aiutante in queste cose.

E in secondo luogo, in molte persone, per motivi di educazione, la sensibilità corporea è semplicemente bloccata, e quindi, per loro è molto difficile sfogare le proprie emozioni attraverso il corpo.

Tutte quelle maniere educative proprie dell’infanzia, quali “non correre, non toccare, non urlare”, dopo anni si manifestano con una forte “atrofia” di sensibilità.

Poco a poco ci abituiamo a divieti e col tempo cominciamo a negarci di manifestare le nostre emozioni.

Ci sentiamo a disagio nell’alzare la voce e difendere i nostri confini parlando con il capo, ridere col cuore in un luogo pubblico per timore degli sguardi dei passanti.

Per non parlare poi delle lacrime, che molte donne così duramente trattengono e “ingoiano” per paura di sembrare strane, stupide, squilibrate, “rovinare il trucco” (leggi “perdere la faccia”).

Per tutte queste e altre situazioni suggerisco una semplice e molto efficace tecnica che si chiama

“Lettera terapeutica”

È una tecnica che aiuterà a tirare fuori in modo quasi indolore i “vecchi chiodi arrugginiti” sotto forma di emozioni e ricordi negativi.

Il bello è che non richiede alcuno sforzo particolare né, tantomeno, delle risorse economiche. L’effetto invece sarà sorprendente.

Il compito principale è quello di liberarsi dagli “accumuli negativi” e vivere godendo il rapporto con se stessi e con gli altri.

Il concetto è semplice: basta completare le frasi incompiute.

Qui di seguito propongo una lista di frasi, che dovrai completare liberamente, immaginando di rivolgerti alla persona alla quale sono rivolte le emozioni negative.

Questo è un punto molto importante:

la lettera deve essere indirizzata a una persona concreta.

Questa lettera rimarrà a te, non devi inviarla o farla leggere a nessuno.

L’efficacia di questa tecnica consiste nello sfogarti sulla carta, con le parole e le espressioni che avresti voluto usare realmente, ma poiché questa persona non lo saprà mai, allora il vostro rapporto in realtà non subirà le conseguenze negative, anzi, molto probabilmente riuscirete a chiarirvi.

Il risultato di questa tecnica:

la tensione si scarica, nessuno soffre, tu stai bene, l’altro rimane tranquillo perché non sa.

In più, quest’esercizio insegna a percepire il proprio stato emotivo e allena ad esprimere le emozioni in modo civile.

Se scrivi tutto sinceramente, allora l’effetto di purificazione emotiva è garantito, perché in questa lettera vengono coinvolte una vasta gamma di emozioni, è come se “passassi il ponte” da uno stato all’altro.

Dunque, devi completare le seguenti frasi, iniziando la tua lettera rivolgendoti al destinatario:

– Non mi piace che tu…..

– Mi fa arrabbiare…..

– Sono stufo(a)…..

– Io non posso…..

– Ho bisogno di…..

– Mi sento offeso(a)…..

– Mi sento triste…..

– Mi dispiace…..

– Io sento che…..

– Io voglio che…..

– Mi preoccupa…..

– Ho paura…..

– Mi spaventa…..

– Sono turbato(a)…..

– Sono mortificato(a)…..

– Posso avere colpa di…..

– Devo fare…..

– Ti prego, perdonami per…..

– Vorrei che…..

– Capisco che…..

– Sono grato(a) per…..

– Mi piacerebbe…..

– Spero che…..

Questo esercizio aiuta altrettanto bene quando l’emozione non è più “fresca”.

Cioè, è passato tempo da quando è avvenuta una spiacevole situazione, ma il residuo è rimasto ancora.

Le emozioni accumulate nel nostro corpo non hanno una data di scadenza, pertanto, possiamo in qualsiasi momento lavorare con esse e risanare il nostro mondo interiore.

E, soprattutto, dobbiamo farlo se la memoria continua a lanciare le “pietre del passato” sotto forma di improvvise lacrime, sogni strani e reazioni ambigue ricordando “quella” persona.

Cerca e trova l’equilibrio dentro di te!

Ti auguro di liberarti dalla negatività e di mantenere la purezza d’animo.

Eccellente Donna

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Commenti

2 risposte a “Potentissima tecnica “Lettera terapeutica””

  1. Irene Pedrollo

    Svetlana è una donna straordinaria capisce le donne meglio di chiunque altro ..sono felicissima di averti conosciuto la mia vita con te è cambiata ho trovato una vera amica e una coach super preparata .. grazie mille

    1. Svetlana R

      Grazie di cuore cara Irene! Un abbraccio forte. 😉

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