Bassa autostima non è per sempre! Consigli per aumentare la stima di sé

Bassa autostima non è per sempre

L’autostima non può essere troppa, può essere sufficiente o scarsa. La questione dell’eccesso di autostima la sollevano le persone che hanno una scarsa stima di sé. (Nathaniel Brander)

Che cos’è l’autostima?

L’autostima è una condizione in cui una persona giudica se stessa, valutando le proprie caratteristiche: attrazione, sessualità, professionalità, eccetera.

Come criterio principale di valutazione emerge il sistema di valori personali, ovvero, ciò che l’individuo ritiene più rilevante.

Un ruolo significativo nella formazione dell’autostima lo giocano le valutazioni delle realizzazioni personali nonché le opinioni delle persone circostanti.

Autostima, ossia la valutazione delle proprie qualità, delle proprie capacità e del proprio posto nella società, sicuramente rappresenta una delle caratteristiche principali della personalità.

Ed è proprio l’autostima che determina in gran parte il rapporto dell’individuo con gli altri, la criticità, la rigidezza, le reazioni ai successi e agli insuccessi.

L’individuo, interagendo con il mondo circostante, si confronta in continuazione con gli altri, paragonando i propri successi con i successi altrui.

Lo stesso confronto (la valutazione), lo fa nei confronti delle proprie qualità: aspetto, abilità, successi negli studi o in carriera.

In poche parole, fin dall’infanzia l’individuo impara a valutare se stesso.

Tipi di autostima

L’autostima può essere adeguata o inadeguata, cioè corrispondere o non corrispondere ai risultati reali e alle possibilità potenziali.

L’autostima si distingue anche per i livelli: alta, media, bassa.

L’autostima troppo alta o troppo bassa diventa spesso una fonte di conflitti con se stessi e con gli altri che possono manifestarsi in diversi modi.

Autostima adeguata

L’ autostima adeguata assicura la fiducia in se stessi, aiuta a definire correttamente e a raggiungere gli obiettivi in carriera, negli affari, nella vita privata. Favorisce l’iniziativa, l’intraprendenza, la capacità di adattamento nella società.

L’autostima bassa invece, guida una persona timida, insicura nel prendere decisioni.

L’autostima bassa

L’autostima alta tende a diventare una qualità intrinseca di una persona di successo, indipendentemente dalla professione (che si tratti di politici, imprenditori o di creativi).

Tuttavia, non sono rari i casi di persone con un’eccessiva autostima, quando l’individuo sopravvaluta i propri talenti e le proprie capacità, mentre i risultati reali risultano più o meno modesti.

Esistono 2 modelli di atteggiamento mentale: raggiungere il successo o evitare il fallimento.

Quando una persona aderisce al primo modello, la sua attenzione è meno focalizzata sulle difficoltà, e, in questo caso, le opinioni espresse dalla “società”, semplicemente sono meno importanti per il suo livello di autostima.

La persona, che usa il secondo modello di atteggiamento mentale, è meno propensa al rischio, più cauta, e spesso trova nella vita la conferma dei propri timori, ovvero, che la strada verso gli obiettivi sia piena di ostacoli e difficoltà.

Questo tipo di atteggiamento mentale impedisce di accrescere l’autostima.

Compiendo determinate azioni, l’individuo sempre (spesso inconsciamente!) si confronta con le aspettative degli altri.

In altre parole, come se “provasse” addosso richieste, opinioni e sentimenti altrui.

Partendo dalle opinioni degli altri, la persona sviluppa un meccanismo attraverso il quale regola il suo comportamento e forma la propria valutazione.

Analisi dell’autostima

In ogni caso specifico, prima di iniziare a lavorare sull’autostima, bisognerebbe fare (con l’aiuto di tecniche specifiche) un’analisi completa della propria autostima, analizzare la propria situazione familiare, il sistema di valori prevalenti nella propria famiglia e nell’ambiente circostante.

L’analisi degli strati profondi della propria consapevolezza aiuta a rilevare le vere cause del problema, il che permette di correggere efficacemente una bassa autostima.

Le cause della scarsa stima di sé

Le cause dell’autostima bassa sono diverse. Le più comuni sono: le suggestioni negative degli altri o l’autosuggestione negativa.

L’autostima bassa è spesso dovuta alla influenza e alla valutazione dei genitori nell’infanzia, e, successivamente, alla valutazione della società.

autostima inadeguata

Accade spesso che l’autostima bassa si produca nell’infanzia dai genitori o parenti, che dicono frasi tipo:

“Tu non sei capace di fare nulla!”

Oppure, generano il senso di eccessiva responsabilità, che potrebbe portare a una rigidità emotiva.

Spesso è un atteggiamento educativo come:

“Devi comportarti bene, perché tuo padre è un uomo rispettoso”

“Devi ubbidire a mamma in tutto”.

Nella mente di un bambino si sviluppa un modello di riferimento, che, se fosse realizzato, lui sarebbe diventato perfetto, ma siccome non viene realizzato, genera una discrepanza tra questo modello (ideale) e la realtà.

Sull’autostima influisce la comparazione dell’immagine ideale e quella reale del proprio “Io”; più il divario tra di loro è grande, più è probabile che nasca l’insoddisfazione verso i propri successi.

Negli adulti, la bassa autostima si manifesta nei casi in cui si attribuisce troppa importanza a un evento o appare la probabilità di perdere il rispetto degli altri.

Allo stesso tempo, gli adulti dimenticano che i fallimenti sono anche una preziosa esperienza e che la loro personalità non è meno unica di quella degli altri.

Sono anche importanti i criteri di valutazione dell’autostima: come e cosa esattamente valutare? Poiché in alcune aree, anche professionali (per non parlare di relazioni personali), questi criteri sono relativi o non chiaramente evidenziati.

Le cause dell’eccesso di autostima

Succede che i genitori o i parenti tendano a sovrastimare il bambino, ammirando come suona bene uno strumento musicale, come sia intelligente e perspicace.

Ma entrando in un altro ambiente (ad esempio, asilo o scuola) il bambino a volte sperimenta esperienze drammatiche, perché viene valutato su una scala realistica, sulla quale le sue capacità non vengono stimate così altamente.

eccessiva autostima

In questi casi, la valutazione dei genitori gioca un brutto scherzo, causando al bambino una dissonanza cognitiva in un periodo in cui i criteri propri di un’adeguata autostima non sono ancora definiti.

Così, l’autostima eccessiva cede il passo a quella scarsa, causando un trauma psicologico, tanto più forte, quanto più grande è l’età in cui si verifica la dissonanza.

Perfezionismo

Perfezionismo è il desiderio di soddisfare i criteri di massima eccellenza in alcune aree; spesso è un’altra causa di autostima scarsa o eccessiva.

Il problema è che i criteri di valutazione in diverse aree possono variare, e, ovviamente, è impossibile raggiungere la perfezione ovunque.

In questo caso, per aumentare l’autostima (o meglio, per raggiungere il livello di autostima più adeguato) bisognerebbe evidenziare le aree con i criteri più o meno comuni e costruire l’autostima basandosi su di essi.

Autostima e aspettative

Un punto importante nell’analisi dell’autostima è il livello di aspettative dell’individuo. Se una persona aspira a un qualcosa di irrealistico, spesso incontra insormontabili ostacoli sulla strada verso l’obiettivo e si trova ad affrontare il fallimento.

I criteri di valutazione rappresentano di solito i moderni valori sociali dell’individuo, gli stereotipi di percezione e gli standard assimilati durante la vita.

Con tutto ciò, le valutazioni esterne sono caratterizzate da rigidità, sono difficili da cambiare, a meno che l’individuo non impari a valutare se stesso più adeguatamente.

Come aumentare l’autostima

Esistono tanti modi per aumentare l’autostima. Già adesso puoi provare ad aumentare la tua autostima e diventare una persona più sicura.

Come aumentare l'autostima

Consigli per aumentare l’autostima

Trova le tue caratteristiche positive

Prendi carta e penna e annota 5-10 qualità per le quali le persone care ti apprezzano e ti amano. Nei momenti in cui pensi di non farcela, prendi questo foglio e rileggilo.

Smettila di piangerti addosso

Piangersi addosso, significa accettare il fatto di non essere in grado di gestire la situazione, di essere impotente, di scaricare la responsabilità sulle circostanze.

Hai il diritto di sbagliare, ma impara ad assumerti la responsabilità.

Annota i tuoi successi

Scrivi nel diario ogni risultato raggiunto (in qualsiasi campo, sia che si tratti di lavoro, hobby o relazione sentimentale).

Rileggi periodicamente i tuoi appunti.

Pianifica i tuoi impegni

Questo ti aiuterà ad evitare situazioni “inevitabili” che possono farti perdere l’equilibrio.

È meglio pianificare la sera, e, se necessario, correggere la mattina.

Stimola te stesso

Assegnati una ricompensa per un’azione o un impegno che eviti per l’insicurezza (parlare in pubblico, andare in palestra, eccetera). Fatti un regalo: compra un oggetto desiderato o trova un altro modo per premiarti.

Cerca i vantaggi

In caso di fallimento, accetta la situazione e trova gli aspetti positivi.

Hai perso il lavoro? Allora, avrai il tempo per perfezionare le tue conoscenze o decidere di cambiare mestiere.

I vantaggi che scoprirai ti libereranno dalla depressione e ti aiuteranno a trarre beneficio dalla situazione.

La famosa formula di W. James:

Autostima = Successo / Livello di aspettative

Ciò significa che l’autostima si può migliorare, aumentando il livello di successo oppure abbassando le proprie aspettative.

Life coach Svetlana Rechkova

 

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Una risposta a “Bassa autostima non è per sempre! Consigli per aumentare la stima di sé”

  1. Svetlana R

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